Il filmato che segue è la sintesi del documentario Malegno: Arte, Fede e Cultura prodotto a fine anni ‘90 dal Comune di Malegno.
Nella terza parte di questa selezione, al minuto 3’30”, trovate l’inaugurazione del restauro della parrocchiale con un’ampia panoramica sui volti di molti cittadini di fine anni ‘90 del secolo scorso.
In questa selezione trovate un riferimento all’etimologia del nome Malegno oltre ad un ampio passaggio dedicato al legame della comunità malegnese con la fede e l’arte. Recita la voce fuori campo: «Vi è un particolare aspetto di cui i malegnasi sono consapevoli, quello religioso. La loro devozione è secolare e la fede è strettamente legata all’arte poiché la fede è a servizio dell’arte e l’arte a servizio della fede».
Il documentario, nella versione integrale, si apre con la lettura di un testo di Giovanni da Lezze tratto dal volume “La spettabile comunità di Malegno” di Oliviero Franzoni ed edito dal Comune di Malegno nel 1999.
L’etimologia di Malegno rimane tuttora incerta, Gabriele Rosa collegava il nome del paese a quello dell’uva malegno (mal legno) [link] visto che nella zona cresce ottima uva la cui coltivazione caratterizza, con i suoi ronchi, il paesaggio circostante. Pier Crescenzio nel 1300 annoverò tra le buone uve d’Italia quella detta malegno (mal legno), dalla quale pare originato il nome di questo paese vitifero.
Altri attribuivano al nome un’origine celtica che sta a significare “fiume pericoloso” che i romani legarono al passaggio scabroso, cioè maligno, dove in seguito fu costruito il ponte di S. Marco.
Altri collegarono il nome al maglio ligneo con evidente riferimento all’industria antichissima del ferro. Infatti nei secoli trascorsi l’economia era prettamente a carattere artigianale nonché agricolo.
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